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- La nuova legge n. 21/2025 integra la sicurezza nei luoghi di lavoro nel curriculum di educazione civica, senza gravare sulla finanza pubblica.
- Nel 2024, le denunce di infortuni occorsi a studenti sono aumentate del 10,9%, con gli studenti che rappresentano il 13% delle denunce totali.
- La FLC CGIL evidenzia l'importanza di una cultura della sicurezza, a partire dai banchi di scuola, per ridurre il numero di infortuni.
La Nuova Legge sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro: Un Passo Verso l’Educazione Civica
Il 4 marzo 2025 è stata pubblicata la legge n. 21/2025, che rappresenta un significativo passo avanti nell’ambito dell’educazione civica in Italia. Questa normativa revisiona l’articolo 3 della legge del 20 agosto 2019, n. 92, integrando nel curriculum dell’educazione civica le nozioni fondamentali sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. L’obiettivo è quello di formare cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri, nonché delle tutele disponibili nell’ambito lavorativo. La legge è composta da tre articoli e precede solo l’inclusione del tema della sicurezza tra le questioni da discutere nell’insegnamento incrociato dell’educazione civica. È importante notare che questo provvedimento non comporta nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Implicazioni della Legge e Dati sugli Infortuni
La legge è stata approvata senza la consultazione delle organizzazioni sindacali, un aspetto che ha suscitato critiche da parte di alcuni settori. Nel frattempo, il rapporto INAIL ha evidenziato un aumento del 10,9% delle denunce di infortuni occorsi a studenti nel 2024 rispetto all’anno precedente. Questo incremento è legato all’estensione della tutela assicurativa per studenti e docenti, che ora copre anche le attività di insegnamento/apprendimento nei vari ambienti scolastici. Gli studenti rappresentano una quota significativa delle denunce di infortunio, pari al 13% nel 2024. La FLC CGIL sottolinea l’importanza di promuovere una cultura della sicurezza e della prevenzione nei luoghi di lavoro, partendo dai banchi di scuola, per evitare tragedie e infortuni.
Opportunità e Sfide per il Sistema Educativo
L’integrazione della consapevolezza sulla sicurezza lavorativa nell’educazione civica è per il sistema scolastico italiano un’opportunità da cogliere. Le istituzioni scolastiche e i loro dirigenti sono chiamati a valorizzare questa nuova dimensione dell’insegnamento, coinvolgendo docenti, studenti e professionisti del settore. Questo percorso di apprendimento mira a coniugare conoscenza e responsabilità civile, costruendo una sensibilità diffusa sulla sicurezza e consolidando il legame tra educazione e mondo del lavoro. Tuttavia, la clausola di invarianza finanziaria rappresenta un ostacolo alla piena attuazione degli interventi previsti, rischiando di compromettere l’efficacia formativa.

Conclusioni e Riflessioni Future
La legge n. 21/2025 rappresenta un tentativo di integrare la sicurezza sul lavoro nell’educazione civica, ma lascia aperte diverse questioni. La mancanza di finanziamenti adeguati e la mancata consultazione delle parti sociali sollevano dubbi sull’efficacia della sua attuazione. Tuttavia, il provvedimento offre un’opportunità per promuovere una cultura della sicurezza e della prevenzione, coinvolgendo le nuove generazioni in un percorso di apprendimento che valorizza la responsabilità civile e il rispetto dei diritti e dei doveri.
In un mondo in cui la sicurezza sul lavoro è sempre più cruciale, è fondamentale che le scuole diventino luoghi di apprendimento non solo accademico, ma anche pratico e consapevole. La nozione di base che emerge è che la sicurezza non è solo una questione di norme e regolamenti, ma anche di cultura e mentalità. È essenziale che gli studenti comprendano l’importanza della prevenzione e della sicurezza fin dai primi anni di scuola, per poter affrontare il mondo del lavoro con consapevolezza e responsabilità.
Inoltre, un aspetto avanzato da considerare è l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei programmi di sicurezza sul lavoro. L’IA può offrire strumenti innovativi per monitorare e prevenire incidenti, migliorando l’efficienza operativa e la protezione dei lavoratori. Tuttavia, è importante che l’uso di queste tecnologie sia accompagnato da una formazione adeguata e da un approccio etico, per garantire che l’innovazione tecnologica vada di pari passo con il rispetto dei diritti umani e la tutela della dignità dei lavoratori.








